Test salivari non validi per Green Pass: ok per scuole e RSA - La Stampa

2021-12-01 08:56:13 By : Mr. tony Teng

La voce de La Stampa

La nuova circolare del Ministero della Salute: "Per gli studenti il ​​prelievo dei campioni salivari può essere effettuato anche mediante autoprelievo a domicilio da parte di genitori e tutori"

Sulla base delle evidenze disponibili, i test rapidi dell'antigene salivare non sono attualmente raccomandati come alternativa ai tamponi orali/rinofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. Inoltre, i test dell'antigene della matrice salivare sono attualmente esclusi dall'elenco comune europeo dei test rapidi dell'antigene validi per l'ottenimento della certificazione verde COVID-19. Lo indica la nuova circolare del ministero della Salute. 

I test molecolari su campioni salivari, almeno in una fase iniziale di avviamento, possono essere considerati un'opzione alternativa ai tamponi oro/rinofaringei solo in alcuni contesti, come nell'ambito delle attività di screening nei bambini coinvolti nel Piano di Monitoraggio del sangue circolazione. Virus SasrCoV2 nelle scuole o per gli anziani nelle Rsa, i disabili e la sanità. I test rapidi dell'antigene sulla saliva non sono raccomandati al momento. Lo indica la nuova circolare del ministero della Salute "Aggiornamento delle indicazioni sull'utilizzo dei test salivari per la rilevazione dell'infezione da SARS-CoV2". Il prelievo del campione salivare “può essere effettuato anche mediante autoraccolta a domicilio da parte dei genitori/tutori, a seguito di un preventivo iter formativo per il raggiungimento della necessaria confidenza con i dispositivi di prelievo”. 

Nella nuova circolare, con particolare riferimento al monitoraggio della circolazione virale nelle scuole, firmata dal Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, si sottolinea che "recenti evidenze scientifiche sui test salivari molecolari hanno individuato valori di sensibilità tra 77% e 93%, inoltre, alcuni studi condotti nelle scuole hanno riportato un'elevata concordanza tra i risultati ottenuti con i test molecolari salivari e con i test molecolari su campioni nasofaringei e orofaringei». campione respiratorio orofaringeo "rimane ancora il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità". Inoltre, l'utilizzo di test salivari molecolari richiede un numero maggiore di passaggi che comportano tempi più lunghi per l'elaborazione dei campioni.

Pertanto, afferma il ministero, al fine di evitare il sovraccarico dei laboratori regionali di microbiologia, e garantire risorse adeguate per garantire l'efficacia e la sostenibilità di questa attività di sanità pubblica, test molecolari su campioni salivari, almeno in una prima fase di avvio, può essere considerata un'opzione alternativa ai tamponi oro/rinofaringei solo in questi contesti: in soggetti fragili (sintomatici o asintomatici) con scarse capacità di collaborazione (ad esempio anziani in RSA, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico); o nell'ambito di attività di screening nei bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione SARS-CoV-2 in ambito scolastico; per lo screening dei casi di contatto nei bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di Monitoraggio; negli operatori sanitari e socio-sanitari nell'ambito dello screening programmato nei luoghi di lavoro. In caso di test salivare molecolare positivo, si legge anche nella circolare, non sarà necessario effettuare un test di conferma su un campione nasofaringeo/orofaringeo.