Tamponi a confronto: con il rapido fino a un risultato negativo su due potrebbe essere falso - Il Tirreno

2021-12-30 17:16:40 By : Ms. Jenny Ning

Dopo l'ordinanza della Regione Toscana che equipara l'antigenico rapido al molecolare ai fini del tracciamento e per gestire le quarantene, facciamo chiarezza sugli strumenti diagnostici in uso con l'aiuto del professor Mauro Pistello: «L’antigenico ha una sensibilità estremamente bassa e non rileva la presenza del virus all’inizio o alla fine dell’incubazione»

Adesso è caos tamponi: qual è il più efficacie nel rilevare il virus, qual è il più affidabile. L’ordinanza pubblicata dalla Regione Toscana ha alimentato il dibattito. Da ieri, per il servizio sanitario regionale basta il risultato del test rapido antigenico per rilevare e far partire il tracciamento dei casi positivi al Covid-19. Lo stesso test certifica anche la negatività al virus. Non serve dunque avere conferma dell’avvenuta infezione, o della guarigione, tramite gli ormai introvabili tamponi molecolari, presi d’assalto sulla piattaforma regionale prenotatampone e anche nei centri medici privati, visto il dilagare della variante Omicron. Per fare chiarezza sulla questione, abbiamo parlato con il professor Mauro Pistello, direttore del laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’ospedale di Cisanello, a Pisa. Il test rapido Che cosa è un test rapido antigenico? Viene effettuato dalle 1. 300 farmacie presenti in Toscana e anche dai centri medici privati. Il risultato è disponibile nell’arco di 15/20 minuti. Nelle farmacie costa 8 euro per gli under 18 anni, 15 euro per tutti gli over 18. Nelle cliniche private il prezzo può arrivare anche a 30/35 euro. «Il test rapido naso faringeo, per intenderci, ha funzionamento tecnico simile al test di gravidanza – dice Pistello – serve per la ricerca delle proteine virali, gli antigeni. Il tampone viene sciolto in una soluzione che libera le proteine del virus, che poi vengono evidenziate su una “saponetta”, che rappresenta la matrice. Se si sviluppa un certo colore sulla saponetta, vuol dire che siamo in presenza del virus». IL MOLECOLARE Che cosa è un test molecolare? Spiega il professore: «Preleva un campione dalla mucosa orale e naso-faringea per la ricerca del RNA virale. Va dunque ad analizzare l’acido nucleico, non la proteina come nel caso dell’antigienico. In sostanza, il tampone molecolare riesce a produrre miliardi di RNA e a rintracciare anche le minime tracce del virus». In sostanza, il molecolare va ad indagare la presenza di materiale genetico del virus nel nostro organismo, mentre l’antigienico rileva la presenza di componenti del virus. Qual è la differenza tra i due tipi di test? Oltre a quelle tecniche, e ai metodi utilizzati per processare i campioni prelevati, esistono differenze sull’accuratezza dei risultati ottenuti. «Il limite del rapido – afferma Pistello – non è tanto la specificità del test, quanto la sua sensibilità». Come spiega Valeria Ghisetti, virologa dell’Asl Città di Torino, «la sensibilità è la capacità di un test di identificare come malato un soggetto malato, cioè positivo al Covid-19; mentre la specificità è invece la capacità di identificare un soggetto sano come sano, ovvero senza infezione». L’EFFICACIA Il test antigenico o rapido è affidabile? E qual è il suo grado di affidabilità? L’antigienico ha una sensibilità ridotta rispetto al molecolare? «L’antigienico è meno sensibile nelle fasi iniziali e finali dell’infezione, quando la minore presenza del virus può sfuggire alla rilevazione – spiega Pistello – il rapido quindi è consigliato ai soggetti che presentano sintomi, perché attraversano la fase acuta della malattia. Inutile farlo per paura immediatamente dopo un contatto con una persona risultata positiva. È solo nel momento dell’insorgere dei sintomi che il test rapido si equivale al molecolare. Quando invece l’infezione cova o giunge al termine, questo tipo di esame può risultare fallace. E per avere maggiori garanzie è necessario ricorrere a un tampone molecolare». L’ATTENDIBILITA' Qual è la percentuale di falsi positivi e di falsi negativi? I virologi concordano. Come dice Pistello, «col rapido non c’è il rischio di avere falsi positivi, perché questo tipo di test è ad alta specificità, come il molecolare. Se il test risulta positivo, significa che il soggetto è effettivamente positivo perché il virus è nel momento della sua massima incubazione e non sfugge all’esame». Discorso diverso sui falsi negativi. Ancora Pistello: «L’antigenico ha una sensibilità estremamente bassa e non rileva la presenza del virus all’inizio o alla fine dell’incubazione. Una presenza che invece sarebbe rilevata da un tampone molecolare. Produce dunque tanti falsi negativi».

Sul Sole 24 Ore, il virologo Francesco Broccolo dell’Università di Milano Bicocca, ha affermato che un tampone rapido su due dà un falso negativo. Argomenta Broccolo: «Quando un soggetto si infetta, sappiamo che l’infezione deve prendere piede e che il virus ha bisogno di tempo per replicarsi. Dopo 48 ore diventa visibile al test molecolare, che è in grado di scattare una fotografia molto dettagliata. Il test rapido fornisce invece un’immagine sgranata: riesce infatti a vedere il virus solo se la carica virale è di almeno 1 milione di copie per millilitro di fluido biologico prelevato con il tampone».

Insomma, solo quando la sua carica virale è alta. Come riporta il Resto del Carlino, da uno studio su 332 pazienti, pubblicato sulla rivista Future virology, emerge che il test antigenico rapido per la rilevazione del Covid-19 sbaglia quasi una volta su due, fornendo un alto tasso di falsi negativi. «La novità di questo studio – spiega Claudio Giorlandino, direttore scientifico del Centro ricerche Altamedica di Roma che ha curato lo studio – sta nell’assoluta correttezza metodologica che, per primo, ha svelato che i limiti già conosciuti sono in realtà estremamente maggiori. L’enorme numero di falsi negativi che questi test, eseguiti in farmacia o in piccoli studi o laboratori, produce è pericolosissimo perché – sottolinea l’esperto – determina nei soggetti negativi un falso senso di sicurezza». Se non è del tutto affidabile, perché fidarsi delle diagnosi? Si rischia di tenere a casa un negativo e di mandare in giro un positivo. «L’ordinanza della Regione Toscana è fatta per necessità virtù, il sistema non è in grado di gestire una così alta richiesta di tamponi molecolari, non abbiamo il personale, i macchinari e i reagenti necessari per questo numero di richieste di prenotazione. E inoltre, i laboratori non sarebbero in grado di processare e analizzare simile mole di tamponi. Salterebbe comunque il tracciamento e non avrebbe così argine il contagio». LA VALIDITA' I test antigenici da prendere in considerazione sono soltanto quelli che si fanno in farmacia? «Possono essere fatti dalle farmacie e anche dai centri medici privati, a prezzo diverso», sottolinea Pistello. I test antigenici fai da te valgono ai fini della diagnosi ufficiale? Ancora il professore dell’università di Pisa: «Il kit fai da te non ha alcuna validità perché non consente di effettuare il tracciamento dei contatti stretti dei casi risultati positivi al virus. Valgono soltanto i test effettuati nelle farmacie e nei centri medici. Questo perché nei punti autorizzati viene subito segnalato il risultato dell’esame al servizio sanitario regionale e viene aggiornato il proprio fascicolo sanitario». LO SCENARIO Da ieri in Toscana gli antigenici sostituiscono i molecolari. Dunque se l’esito è positivo bisogna mettersi subito in isolamento e, se lavoratori, chiedere il certificato di malattia? L’ordinanza firmata dal presidente Eugenio Giani fa equivalere, ai fini della rilevazione per il tracciamento e per applicare le quarantene (e per uscirne) i tamponi antigenici ai molecolari. «Significa che la positività è accertata a tutti gli effetti con un test rapido – evidenzia Pistello – e il risultato di questo esame fa partire tutte le disposizioni conseguenti, come l’isolamento domiciliare e il sistema di tracciamento. E la positività al rapido consente al lavoratore di chiedere il certificato di malattia». Se voglio comunque farmi il molecolare per sicurezza, posso farlo? «Non lo vieta nessuno, può essere effettuato per scrupolo. Il molecolare può essere sempre fatto, ma la persona non è più tenuta a farlo da quanto è entrata in vigore l’ordinanza regionale», conclude il professor Pistello.

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