Dopo l'insuccesso della trasferta a Lake Louise, purtroppo condizionata dal tempo inclemente, la Coppa del Mondo di sci alpino prova a voltare pagina. I jet-men si preparano a vivere una settimana lunga e intensa sugli Uccelli della Preghiera, che da domani ospiterà quattro gare di velocità (due libere e due superG). Dominik Paris avrà quindi la possibilità di riscattare l'ottavo posto di sabato scorso, puntando a quel podio in discesa che nella cittadina del Colorado gli è sempre sfuggito.
Considerando le nove partecipazioni tra le porte larghe di Beaver Creek, il nostro alfiere ha collezionato tre top-5 e sei piazzamenti nei primi dodici, risultati discreti che mostrano un netto contrasto con la competitività di “Domme” sui tracciati più impegnativi. Arriveranno Wengen e Kitzbühel (questa stagione raddoppiano le gare sui due tracciati regina della velocità), ma per ambire al globo di cristallo è fondamentale mettere punti preziosi nella cascina anche in Nord America.
Già, perché i diretti rivali delle azzurre sono partiti al quarto posto, occupando tutti e tre i gradini del podio di Lake Louise. Se il vincitore dello scorso weekend Matthias Mayer in Colorado non è mai andato oltre la nona posizione, lo svizzero Beat Feuz si presenterà al cancello con le due vittorie e la piazza d'onore qui ottenute nelle ultime tre prove di Coppa del Mondo.
Le discese libere dei prossimi giorni potrebbero consentire al quattro volte vincitore della Coppa di Specialità di scavare prematuramente un solco nella relativa classifica, che il rossocrociato è in grado di gestire per tutta la stagione. Il segreto dello strapotere di Feuz tra porte larghe è proprio questo, dominare oltreoceano e poi difendere la leadership in Europa grazie all'estrema costanza di risultati.
Le doti di scorrevolezza dello svizzero si sposano perfettamente con le ondulazioni dei Birds of Prey, mentre lo sci esplosivo di Paris è oggettivamente meno efficace su questa pista. Trovare un fondo gelido rimescolerebbe le carte in tavola, ma purtroppo le alte temperature di questi giorni non giocano a favore degli azzurri (e rischiano di penalizzare l'altro reduce di casa italiano, Christof Innerhofer).
La sensazione è che il colosso meranese dovrà limitare i danni in discesa contro Feuz, ma può giocarsela alla pari di tutti gli altri Mayers in primis: a prescindere dalle statistiche, che una volta aperto il cancello escono dal volta che trovano, il podio è tutt'altro che una chimera. Difficile, invece, valutare le chance di Dominik in superG, disciplina in cui ha collezionato un rocambolesco terzo posto nel 2018 (ce n'erano addirittura tre ex-aequo sul gradino più basso). Aleksander Aamodt Kilde, Vincent Kriechmayr e Marco Odermatt hanno un vantaggio sulla concorrenza, almeno secondo i pronostici, ma dovranno essere pesati una volta in gara.
Riflettendo sugli eventi dei prossimi giorni, una cosa è certa: che sia superG o discesa libera Dominik vale le prime cinque posizioni su tutte le piste del pianeta, e quattro piazzamenti top-5 terrebbero in gioco le azzurre nella lotta per la classifica. delle due specialità. Insomma, l'obiettivo è limitare i danni a chi riesce a fare la differenza sfruttando la pendenza favorevole, poi se la panchina salta e arriva il grande risultato siamo tutti più contenti.
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