Tornati a scuola, sono in corso i test salivari a campione per controllare l'epidemia. Tutto quello che devi sapere - Horizon School News

2021-12-01 08:52:24 By : Mr. xing long

Oggi tornano a scuola gli studenti di gran parte d'Italia. Verranno inoltre effettuati test salivari a campione. Il piano prevede il monitoraggio di almeno 55.000 alunni delle scuole pilota ogni 15 giorni. Un campione, dunque, di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento, che ammonta a un totale di circa 4 milioni 200mila bambini e ragazzi

Coinvolgere, su base volontaria, gli studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, ovvero delle scuole elementari e medie. Nel Lazio, ad esempio, è stata individuata una platea di 30mila alunni.

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Esistono due tipi di test salivari, molecolare e antigenico (rapido), e il loro utilizzo è regolamentato da una circolare del Ministero della Salute dello scorso maggio. L'uso della saliva, spiega la circolare, può essere considerato un'opzione qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/rinofaringei, preferibilmente entro i primi cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi.

È il test meno invasivo tra quelli in circolazione, quello antigenico è fai da te, mentre quello molecolare va effettuato in laboratorio. È generalmente consigliato a chi deve fare frequenti controlli, magari per motivi di lavoro, ed è il più adatto a bambini, anziani e disabili. Sarà ampiamente utilizzato per garantire la frequenza scolastica, come annunciato dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

Il tampone raccoglie una piccola quantità di saliva e la controlla per la presenza o l'assenza di proteine ​​di superficie SARS-CoV-2. Per avere l'esito di un rapido test salivare bisogna attendere una decina di minuti: la saliva va inserita nella provetta che viene venduta con la confezione in farmacia o anche al supermercato. Alla sufficiente quantità di saliva raccolta viene aggiunto un liquido reattivo: il liquido viene quindi posto su un tester. I risultati arriveranno in una decina di minuti. In questo caso, essendo la precisione del test inferiore, la positività deve essere confermata con un ulteriore esame. Per il test salivare molecolare, che ricerca l'RNA del virus grazie ad una particolare analisi (Pcr) che può essere effettuata solo in laboratorio, i tempi di attesa sono di circa 24 ore.

La circolare si concentra sulla corretta raccolta del campione salivare, fondamentale per la buona riuscita del test. Infatti, i campioni di saliva possono essere eterogenei (saliva orale, saliva orofaringea posteriore) e le diverse tecniche e siti di raccolta possono avere un impatto sulla sensibilità del metodo.

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L'analisi della saliva è una valida alternativa al classico tampone molecolare quando la carica virale è elevata, come spiega un documento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

La ricerca dell'Università di Padova promuove test salivari rapidi per lo screening di massa: tutti i dipendenti con esito positivo della saliva, infatti, sono stati sottoposti a tampone nasofaringeo entro 24 ore e i test sono stati d'accordo nel 98% dei casi. Infatti, tra ottobre e dicembre 2020, hanno aderito alla sperimentazione 5.579 dipendenti dell'ateneo (tasso di adesione dell'86%), per un totale di 19.850 campioni salivari che sono stati valutati con tecnica molecolare (rRT-PCR) per Sars-Cov-2. . In questo caso la saliva è stata auto-raccolta attraverso una provetta con un batuffolo di cotone che viene masticato per almeno un minuto al mattino prima di colazione.

Il piano sviluppato consentirà di supportare le altre attività di monitoraggio della circolazione del virus sul territorio nazionale, contribuendo, insieme alle misure già previste, a ridurre la circolazione virale e l'impatto negativo della pandemia nelle scuole campionate.

Non esclude ulteriori azioni di vagliatura locale da parte delle Regioni / Pubbliche Amministrazioni. a spese degli stessi, purché svolti nel rispetto della normativa vigente. Il modello di individuazione delle “scuole sentinella”, che si è già dimostrato efficace in alcune realtà regionali, consentirebbe il monitoraggio di un campione significativo (circa 110.000 alunni/mese ogni due settimane) e rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta complessivamente a circa 4.200. 000 alunni.

Il monitoraggio attraverso la somministrazione dei test salivari, previsto in coincidenza con l'inizio dell'anno scolastico 2021-2022, sarà avviato con carattere di gradualità in relazione alla situazione organizzativa delle singole Regioni/Pubblica Amministrazione. Sarà a tutti gli effetti un intervento di sanità pubblica, non assumerà le caratteristiche di altra sorveglianza e non costituirà requisito di accesso/esclusione dalle attività educative, in termini di adesione al progetto, mentre tutte le attività previste di seguito la conferma del test positivo.

La metodologia operativa adottata in ciascuna Regione/PA deve essere riportata in un protocollo operativo regionale che tenga conto del contesto e dell'organizzazione in essere, con particolare riferimento alla raccolta dei campioni, al consenso informato, alla pre-etichettatura e alla consegna ai laboratori di riferimento.

In via prioritaria verrà utilizzato il test molecolare su campione salivare. Quest'ultimo garantisce il vantaggio che il prelievo possa essere effettuato autonomamente in famiglia e il campione consegnato ai punti di raccolta, riducendo al minimo l'intervento del personale sanitario; allo stesso tempo, il metodo garantisce la possibilità di processare il campione per qualsiasi sequenziamento genomico virale.

I kit molecolari per PCR dovrebbero essere quelli che già indicano nelle indicazioni per l'uso la possibilità di utilizzare la matrice salivare e comunque, all'inizio del monitoraggio, verrà effettuato un approfondimento con il Ministero della Salute su:

- l'eventuale necessità di validazione del metodo nella fase pilota di sorveglianza, alla luce delle diverse modalità di raccolta della saliva, - l'eventuale utilizzo di kit di test PCR privi di specifiche su tale metodo - la possibilità di utilizzo mediante autocampionamento di il campione salivare - la questione dell'attuale non validità del test salivare ai fini della certificazione verde - il riconoscimento della necessità di conferma con tampone nasofaringeo dei test salivari positivi.

Le scuole primarie e secondarie di primo grado saranno individuate dalle autorità sanitarie regionali d'intesa con gli uffici scolastici regionali, su base provinciale, tenendo conto:

- rappresentatività della provincia di riferimento; - potenziale di adesione; - fattibilità logistica (trasporto ai laboratori di biologia molecolare individuati).

Ogni Regione/PA, in base alla dimensione del campione per provincia, può selezionare uno o più plessi scolastici per ogni provincia, eventualmente selezionando studenti di classi diverse. Inoltre ogni mese è auspicabile inserire più plessi scolastici anche in comuni diversi della stessa provincia. Tale identificazione costituisce un'azione dinamica che tiene conto dell'andamento epidemiologico, delle coperture vaccinali, della sostenibilità e prevede una rotazione sistematica delle classi/sezioni rappresentative e delle scuole.

I test salivari verranno eseguiti ogni 15 giorni con l'obiettivo di elaborare un totale di circa 109.000 RT-PCR mensili su scala d'azione. Verrà stabilito un calendario di riferimento dove, per ogni sessione, verranno cumulate due settimane del calendario (es. sessione 1 dal 13 al 26 settembre, sessione 2 dal 27 settembre al 10 ottobre ecc.). Ciò consentirà alle Regioni/PP.AA. effettuare il prelievo dei campioni per ogni specifica sessione anche in giorni diversi della stessa sessione, evitando il sovraccarico dei laboratori.

In una prima fase di "avviamento" (due mesi), l'attività di prelievo dei campioni può essere svolta nella scuola con l'ausilio di personale sanitario, individuato dalla ASL competente, o dalla Difesa.

Successivamente, al fine di garantire un maggior comfort familiare e rispettare le modalità di raccolta (digiuno, prima di lavarsi i denti, ecc.), si preferirà la modalità “auto-raccolta” al mattino appena svegli.

A questa fase seguirà un percorso formativo preventivo per il raggiungimento della necessaria confidenza con i dispositivi di raccolta (che potrà avvalersi, ove disponibile, di rappresentanti della scuola, eventualmente assistiti da personale sanitario).

Tuttavia, le Regioni/PP.AA. chi lo riterrà opportuno non potrà ricorrere a questa fase di avviamento e avviare le attività direttamente con l'auto-prelievo di campioni di saliva da parte dei genitori.

I campioni raccolti verranno etichettati con le generalità del soggetto (nome, cognome, data di nascita), trasportati dal singolo allievo/familiare alla scuola e riposti in un apposito contenitore gestito da un rappresentante della scuola, unitamente alla modulistica fornito dal laboratorio. di riferimento.

Il monitoraggio si baserà su una partecipazione informata e volontaria da parte dei genitori/tutori e la sua accettazione non sarà in alcun modo vincolante per l'accesso alla scuola in presenza, come raccomandato dal CTS.

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