Tamponi rapidi, molecolari e salivari / Sanguinetti: "Va fatta ogni 24 ore..."

2021-12-01 08:52:04 By : Mr. Biao Huang

Quale tampone tra rapido, molecolare e salivare è più efficace? A provare a dare una risposta, intervistato dal Corriere della Sera, ci ha pensato il direttore di microbiologia del Policlinico Gemelli Maurizio Sanguinetti, che ha spiegato nel dettaglio le differenze tra i vari test che aiutano a capire se si è positivi o meno. al Covid: “Quello molecolare prende di mira l'RNA del virus e permette di amplificarne la presenza a partire da una singola molecola di RNA: vuol dire che da una molecola se ne ottengono milioni. Il test dell'antigene, invece, rivela solo le proteine ​​virali presenti nel campione ed è quindi meno sensibile. Il campionamento deve essere eseguito da personale esperto, preferibilmente in entrambe le narici per aumentare la sensibilità. È sufficiente un tampone nasale faringeo, eventualmente aggiungere quello faringeo può aumentare la sensibilità”.

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Sui tamponi antigenici Sanguinetti ha poi aggiunto: “Questi test funzionano bene quando i pazienti hanno alte cariche virali, cioè quando hanno elevate quantità di virus in circolazione. È una fase che coincide con i primi giorni di contagio. Una volta che ha colpito le cellule, Sars-CoV-2 ha bisogno di alcune ore per replicarsi, quindi l'infezione non può essere rilevata immediatamente e un test antigenico negativo può essere un falso negativo. Sarebbe più sicuro se il test venisse ripetuto sistematicamente ogni 24 ore sulla stessa persona in modo da individuare più verosimilmente la fase di alta carica virale”.

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Il direttore di microbiologia del policlinico Gemelli, durante la lunga intervista al Corriera, ha aggiunto: “I tamponi antigenici rapidi consentono di applicare una strategia di screening ad ampio spettro. Ma bisogna anche tener conto che alcuni casi possono sfuggire. C'è molta differenza tra i diversi tipi di test antigenici rapidi. Se parliamo di quelli offerti in farmacia, hanno un basso livello di sensibilità e diagnosticano l'infezione solo se la carica virale è molto alta. I test eseguiti nei laboratori privati, invece, hanno maggiore affidabilità ma anche in questo caso dipende dal metodo utilizzato”.

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“Nei centri di microbiologia pubblici, come il Policlinico Gemelli, ai dipendenti viene proposto un test con una tecnica chiamata “chemiluminescenza” che garantisce buoni risultati da controllare. La sensibilità è da dieci a cinquanta volte superiore ai test di farmacia che danno risposte rapide, in 5-10 minuti - ha spiegato Sanguinetti -. Test molecolari rapidi sono disponibili negli ospedali, risultati in 30 minuti, ma è difficile metterli a terra in quanto non esiste una rete di laboratori pubblici di microbiologia. Con l'approccio attuale non c'è la certezza di trovare tutti i lati positivi”. Sanguinetti: “Pass verde e tampone? Meglio 24 ore, anche se..."

Maurizio Sanguinetti non ha potuto quindi astenersi dal dare il proprio parere sulla possibilità di ridurre a 24 ore il tampone necessario per ottenere il Green pass: "Dal punto di vista dell'efficienza clinica sarebbe un buon compromesso ma sarebbe una strategia difficile da sostenere dal punto di vista. dal punto di vista economico da chi ne sopporta il costo. Inoltre, essere sottoposti ogni giorno a un campione di tampone faringeo non è piacevole".

Infine, i dati sui tamponi salivari: “La saliva è un campione clinico complesso. Nei centri di ricerca i test basati su questo prelievo vengono testati con buoni risultati. I kit salivari molecolari sono ora ben testati: la saliva viene raccolta in una spugna tenuta in bocca per alcuni minuti e poi posta in un contenitore per l'analisi. Buoni risultati anche qui. Al momento, però, è complesso distribuirli su larga scala”. © RIPRODUZIONE RISERVATA