Long Covid, un esame del sangue può prevederne l'insorgenza: lo studio | Sky TG24

2022-10-02 12:50:39 By : Ms. Nancy Li

I risultati, che dovranno essere confermati da indagini più ampie, fanno sperare di poter avere presto uno strumento capace di predire la sindrome da Long Covid

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’University College London (Ucl), e pubblicato su eBioMedicine - The Lancet, grazie ad un esame del sangue eseguito al momento dell’infezione da Sars-CoV-2, sarebbe possibile prevedere la sindrome da Long Covid. I risultati, che devono essere confermati da indagini più ampie perché condotte finora su piccoli numeri, prospettano la possibilità di predire la sindrome post Covid-19 offrendo un test già al momento della diagnosi di positività al coronavirus.  

L’esame messo a punto dai ricercatori dell’Ucl non solo permetterebbe di individuare i pazienti più a rischio di disturbi, ma anche di sperimentare nuovi trattamenti che - se somministrati nella fase iniziale - potrebbero ridurre il rischio. Ma come funziona l’esame? Misurando i livelli di una serie di proteine risultate particolarmente alte nei contagiati con sintomi persistenti dopo 12 mesi dall’infezione. Per comprovare lo studio, i ricercatori hanno analizzato i campioni di plasma di 54 operatori sanitari con Covid accertato, prelevati ogni settimana per 6 settimane nella prima ondata del 2020. Questi sono stati confrontati con i campioni di 102 sanitari non infettati raccolti nello stesso periodo. Per studiare come il Sars-CoV-2 influenzava i livelli di proteine nelle 6 settimane, i ricercatori hanno utilizzato tecniche mirate di spettrometria di massa, che hanno rilevato concentrazioni anomale su 12 proteine delle 91 valutate. Una rilevazione che ha evidenziato come il grado di anomalia delle proteine particolarmente alte fosse associato alla gravità dei sintomi. Inoltre, 20 proteine che presentavano livelli anomali nel momento della diagnosi della positività, anticipavano alcuni disturbi permanenti a un anno dal contagio.  

Aiutandosi con l’intelligenza artificiale, i ricercatori hanno addestrato un algoritmo di apprendimento automatico capace di esaminare i profili proteici dei partecipanti, in grado di distinguere gli 11 operatori che a un anno dall’infezione riferivano almeno un sintomo persistente. Al fine di stimare le probabilità di errore del test, indicate poi al 6%, i ricercatori si sono forniti di un altro strumento di apprendimento automatico, utile per l’affidabilità della ricerca. "Il nostro studio mostra che anche un'infezione Covid lieve o asintomatica altera il profilo proteico del plasma sanguigno", spiega Gaby Captur, autrice principale del lavoro. “Il nostro strumento di previsione del Long Covid deve essere validato in un gruppo di pazienti indipendente e più ampio. Tuttavia, secondo il nostro approccio, un test che prevede il rischio di Long Covid al momento dell'infezione iniziale da Sars-CoV-2, potrebbe essere implementato in modo rapido ed economico. Il nostro metodo di analisi è infatti prontamente disponibile negli ospedali ed è ad alto rendimento, nel senso che può analizzare migliaia di campioni in un pomeriggio”, ha concluso Captur. "Se riusciamo a identificare le persone che potrebbero sviluppare Long Covid, questo aprirà la strada alla sperimentazione di trattamenti come antivirali somministrati nelle fasi iniziali dell'infezione, per capire se riescono a ridurre il rischio di Long Covid”, ha dichiarato l'autrice senior Wendy Heywood. La ricerca è stata finanziata dal National Institute for Health and Care Research, Great Ormond Street Hospital Biomedical Research Center (Nihr Gosh Brc), dalla British Heart Foundation e dall'ente di beneficenza Barts. 

La campagna per la quarta dose entra nel vivo, con l’apertura anche per gli under 60. Sono disponibili il vaccino contro Omicron 1 e quello per Omicron 4-5, ora prevalente. Ufficialmente non si potrà decidere quale farsi iniettare, ma in alcuni casi basterà prenotare nel posto che ha il bivalente desiderato. Secondo gli esperti, è rischio caos. Burioni: “Se non si forniscono dati precisi la gente, confusa, non si vaccinerà”. Ministero Salute: “Non ci sono evidenze significative per esprimere un uso preferenziale”

LA CAMPAGNA ENTRA NEL VIVO – Dopo mesi sottotraccia, la campagna vaccinale pare essere ritornata nel vivo: finora soltanto il 17% degli over 60 - la platea iniziale a cui è raccomandata la quarta dose - si è immunizzato. La speranza adesso è che una percentuale maggiore di persone si senta incoraggiata a farlo vista la presenza di due nuovi vaccini bivalenti, che scatenano la reazione anticorpale non solo al ceppo originario del virus ma anche alla sottovariante Omicron 1 in un caso e a Omicron 4-5 nell'altro

LA NUOVA CIRCOLARE - Dopo una prima circolare del 7 settembre che ha autorizzato i vaccini bivalenti aggiornati su Omicron 1 - in tutto la prima tranche è di 19 milioni di dosi -, lo scorso 23 settembre è stata firmata una nuova circolare da parte del ministero della Salute che autorizza e rende disponibili anche i vaccini per Omicron 4-5, oggi prevalente in Italia. La presenza di entrambi i vaccini, però, secondo alcuni esperti rischia di creare confusione senza indicazioni precise

I DESTINATARI - La campagna vaccinale è ora puntata soprattutto sulle quarte dosi per i fragili e per gli over 60, oltre che per chi, tra gli over 12, non ha fatto ancora la terza dose. Ma ora i vaccini saranno anche disponibili “su richiesta dell'interessato” come quarta dose per tutti gli over 12 che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni

Il comitato deputato alla farmacovigilanza dell'Agenzia europea dei medicinali ha disposto un...

Si tratta di Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Veneto. Le restanti 16 Regioni e Province...

Riparte a ottobre la campagna di prevenzione e promozione della salute promossa dalla Fondazione...

Lo ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco. "La risalita dei contagi Covid a cui stiamo...

Contro le reazioni pericolose come lo shock anafilattico in caso di puntura accidentale,...

Per il consumatore clicca qui per i Moduli, Condizioni contrattuali, Privacy & Cookies, informazioni sulle modifiche contrattuali o per trasparenza tariffaria, assistenza e contatti. Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. Copyright 2022 Sky Italia - P.IVA 04619241005.Segnalazione Abusi